Splendida e celebre Mappa di Milano tratta dal Civitates Orbis Terrarum di Georg Braun e Franz Hogenberg. Opera venduta con servizio Blockchain Secured incluso se gradito!
Traduzione del testo in basso a destra entro cartiglio: ‘Milano, capitale degli Insubri, comunemente nota come Milano, era una città estremamente potente e dignitosa, che grazie alla sua posizione favorevole era generalmente la sede degli imperatori romani, i quali la abbellirono con splendidi edifici. La regione intorno a Milano gode di un clima temperato, i terreni sono fertili e tutto è abbondante. […] I campi fecondi e la vicinanza delle Alpi attirarono molte persone da queste ultime verso Milano.
A causa di un grande afflusso al tempo dell’imperatore Graziano, Milano crebbe ulteriormente. Per oltre 500 anni, gli Insubri non furono turbati né da nemici esterni né da conflitti interni. Questa fortuna durò fino all’epoca di Sant’Ambrogio, quando l’eresia ariana inflisse gravi danni alla città. Poi Attila, che aveva invaso l’Italia, distrusse Milano. Dopo la sua ricostruzione, la città godette di pace per lungo tempo. Successivamente fu visitata dai Longobardi. Dopo la loro sottomissione da parte di Carlo Magno, Milano prosperò per 360 anni. Ma poi Federico Barbarossa la rase al suolo. Con l’aiuto di Parma e Piacenza, i suoi abitanti ricostruirono la città con tale zelo e ardore che essa risorse ancora più prospera, potente e popolata di prima […].
Commentario di Braun: “Milano può essere annoverata tra le città più grandi d’Europa. Attraverso i suoi sobborghi scorrono canali, lungo i quali tutte le necessità della vita possono essere trasportate in città tramite barche. Qui vivono così tanti artigiani diversi che si dice siano sufficienti per ricostruire l’Italia, ma prima bisognerebbe distruggere Milano per convincere i suoi artigiani e artisti a migrare nel resto dell’Italia. La città ha molte case magnifiche, una più bella dell’altra, inclusa la sua chiesa principale, con cui poche altre chiese al mondo possono competere in termini di dimensioni e decorazioni in marmo.”
Descrizione della veduta (da Taschen): La veduta planimetrica offre un’immagine impressionante della distintiva struttura regolare della città. Le mura a forma di bastione, che sostituirono le fortificazioni medievali nel XVI/XVII secolo, sono particolarmente riconoscibili da questa prospettiva a volo d’uccello. Partono dal Castello Sforzesco (in alto al centro), l’ex palazzo fortificato dei duchi Sforza di Milano. Al centro della città si trova la cattedrale di Santa Maria Nascente, iniziata nel XIV secolo e consacrata nel 1572. Il nucleo gotico della città si trova intorno alla piazza della cattedrale.
Nell’incisione sono visibili anche le chiese più antiche di Milano, fondate nel IV secolo: San Lorenzo Maggiore (al centro a sinistra), Sant’Ambrogio (in alto a sinistra) e Sant’Eustorgio. L’Ultima Cena di Leonardo da Vinci (1495/97) è custodita in Santa Maria delle Grazie (a sinistra del Castello). Quando Francesco Sforza morì senza eredi nel 1535, Milano passò all’imperatore Carlo V, che nel 1555 la lasciò in eredità a suo figlio Filippo II di Spagna.
Il Civitates Orbis Terrarum, noto anche come “Braun & Hogenberg”, è un atlante di città in sei volumi, il più eccellente libro di vedute e piante di città mai pubblicato: 363 incisioni, talvolta splendidamente colorate. Fu uno dei lavori più venduti nell’ultimo quarto del XVI secolo. Georg Braun, abile scrittore, redasse il testo che accompagnava le piante e le vedute sul retro. Molte tavole furono incise a partire dai disegni originali di un artista professionista, Joris Hoefnagel (1542-1600). Il primo volume fu pubblicato in latino nel 1572 e il sesto nel 1617.
Frans Hogenberg, talentuoso incisore, creò le tavole per i volumi da I a IV, mentre Simon van den Neuwel realizzò quelle per i volumi V e VI. Altri contributori furono i cartografi Daniel Freese e Heinrich Rantzau, che fornirono preziose informazioni geografiche. Furono utilizzati come riferimenti anche lavori di Jacob van Deventer, Sebastian Münster e Johannes Stumpf. Traduzioni in tedesco e francese resero l’atlante accessibile a un pubblico più ampio.
Dalla sua pubblicazione originale del volume 1 nel 1572, il Civitates Orbis Terrarum ha lasciato un segno indelebile nella storia della cartografia. Seguirono sette ulteriori edizioni del primo volume nel 1575, 1577, 1582, 1588, 1593, 1599 e 1612. Il volume 2, pubblicato inizialmente nel 1575, vide edizioni successive nel 1597 e 1612. I volumi successivi, ciascuno un tesoro di informazioni storiche, furono pubblicati nel 1581, 1588, 1593, 1599 e 1606. La traduzione in tedesco del primo volume, testimonianza del suo ampio richiamo, uscì nel 1574, seguita dall’edizione in francese nel 1575.
Georg Braun (1541-1622):
Georg Braun, autore del testo che accompagna le piante e le vedute nel Civitates Orbis Terrarum, nacque a Colonia nel 1541. Dopo gli studi a Colonia, entrò nell’Ordine dei Gesuiti come novizio, dimostrando il suo impegno per l’apprendimento e le attività intellettuali. Nel 1561 ottenne il diploma di laurea; nel 1562 ricevette il Magister Artium, dimostrando ulteriormente i suoi successi accademici. Sebbene abbia lasciato l’Ordine dei Gesuiti, continuò gli studi in teologia, ottenendo una licenza in teologia. Il suo background teologico probabilmente influenzò il contenuto e il tono del testo nel Civitates Orbis Terrarum, aggiungendo una prospettiva unica all’opera.
Frans Hogenberg (1535-1590):
Frans Hogenberg fu un pittore, incisore e cartografo fiammingo e tedesco. Nacque a Mechelen come figlio di Nicolaas Hogenberg. Alla fine degli anni ’60 del Cinquecento, Frans Hogenberg fu impiegato nel Theatrum Orbis Terrarum di Abraham Ortelius, pubblicato nel 1570; è indicato come incisore di numerose mappe. Nel 1568 fu bandito da Anversa dal Duca d’Alva e viaggiò a Londra, dove rimase per alcuni anni prima di emigrare a Colonia. Iniziò immediatamente i suoi due lavori più importanti, il Civitates, pubblicato nel 1572, e i Geschichtsblätter, che apparvero in diverse serie dal 1569 fino al 1587 circa.