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Menu Piemonte – Maschera di Gianduja, Cortemilia, 1910 ca.

Bel menu per pranzo di gala della casa Vandone di Cortemilia, splendidamente illustrato da un colorato e radioso volto di Gianduia che sembra quasi annunciare le portate al suo interno. Il termine ‘Lista Cibaria’ in intitolazione, usato in sostituzione di Menu, ci regala un sicuro termine post quem: il 1908, data della celebre decisione reale di abolire i termini francesi nelle cucine italiane. Leggi la descrizione completa sotto!

175,00 

MENU PIEMONTE – MASCHERA DI GIANDUJA – CASA VANDONE DI CORTEMILIA

Menu per pranzo di gala, Casa Vandone di Cortemilia, non prima del 1908.
Fustellato a mo’ di esagono, dimensioni massime chiuso: 170×125 mm. Menu litografico impresso in blu su cartoncino a libretto. Applicata grande maschera di Gianduia stampata in cromolitografia in copertina.

Bel menu per pranzo di gala della casa Vandone di Cortemilia, splendidamente illustrato da un colorato e radioso volto di Gianduia che sembra quasi annunciare le portate al suo interno. Il termine ‘Lista Cibaria’ in intitolazione, usato in sostituzione di Menu, ci regala un sicuro termine post quem: il 1908, data della celebre decisione reale di abolire i termini francesi nelle cucine italiane. Significativo che la maschera di Gianduja, espressione della più pura tradizione piemontese, si associ al termine ‘Lista Cibaria’, nuova tradizione – tutta da costruire – della lingua italiana in cucina!

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Gianduia: La Maschera di Gianduja, un’icona della Commedia dell’Arte

Chi è Gianduia? Gianduia è una maschera teatrale nata a Torino nel XVII secolo, rappresentante il prototipo del contadino piemontese: allegro, bonario, amante del buon vino e del cibo, ma anche astuto e leale. Il suo nome deriva da “Gioan d’la douja” (Giovanni della brocca), un riferimento alla sua passione per il vino. È spesso raffigurato con un tricorno, una giacca marrone, un panciotto rosso e un foulard al collo, incarnando lo spirito semplice ma vivace del popolo piemontese.

Caratteristiche della Maschera
Personalità: Gianduia è un personaggio ottimista, furbo ma non malvagio, che usa il suo ingegno per superare le difficoltà. È il “buon amico” che risolve i conflitti con umorismo.
Costume: Il suo abbigliamento richiama la tradizione rurale, con colori vivaci che riflettono la sua natura allegra.
Compagna: È spesso accompagnato da Giacometta, la sua controparte femminile, che completa il suo carattere con dolcezza e pragmatismo. Simbolismo: Rappresenta l’identità piemontese, con valori come la convivialità, l’ospitalità e la resilienza.

Origini Storiche di Gianduia

La maschera di Gianduia nasce nel contesto della Commedia dell’Arte, un genere teatrale popolare che si sviluppò in Italia nel XVI secolo. La sua creazione è attribuita a burattinai e attori piemontesi, in particolare al burattinaio Giovanni Battista Sales e alla compagnia di marionette di Girolamo Lupi nel XVIII secolo. Inizialmente, Gianduia era un personaggio di burattini, ma divenne presto una maschera teatrale amata, grazie alla sua capacità di connettersi con il pubblico popolare. Il nome “Gianduia” si lega anche al cioccolato omonimo, creato a Torino nel XIX secolo, che prese ispirazione dalla maschera per celebrare la cultura piemontese. Questo collegamento tra la maschera e il dolce ha reso Gianduia un simbolo ancora più radicato nella tradizione regionale.

Il Ruolo di Gianduia nella Cultura Piemontese

Gianduia non è solo una maschera teatrale, ma un’icona culturale che rappresenta il Piemonte in festival, eventi e celebrazioni: Carnevale di Torino: Gianduia e Giacometta sono protagonisti delle sfilate carnevalesche, dove distribuiscono dolci e intrattengono il pubblico con sketch comici. Eventi enogastronomici: La maschera è spesso associata alla promozione di prodotti locali, come il vino Barolo e, naturalmente, il cioccolato Gianduia. Teatro e burattini: Ancora oggi, spettacoli di marionette con Gianduia sono organizzati per bambini e adulti, preservando la tradizione della Commedia dell’Arte.