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Da Jacques Callot, Tentation de St. Antoine, Mondhare, 1615.

Rara e ricercata copia della seconda metà del Settecento della celeberrima incisione di Jacques Callot, preparata e stampata dall’editore parigino Mondhare. Si confronti l’esemplare, già in collezione Henry Walters, ora al MET (Cat.17.37.148). Opera venduta con i servizi Blockchain Secured e BuyBack inclusi se graditi!
Bibliothèque Nationale II.240-241.1416; Lieure III.93-95.1416 Copy ii/viii; Meaume 139. Leggi la descrizione completa!

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Descrizione

JACQUES CALLOT | TENTATION DE ST. ANTOINE | TENTAZIONI DI SANT’ANTONIO

Da Jacques Callot (ed. Mondhare), La Tentation de St. Antoine, 1615 (1770 ca.)

Incisione in rame. Dimensioni del foglio: 394×558 mm; dimensioni della lastra: 360×448 mm. Ottimo esemplare su carta pesante a pieni margini, in nitida e netta inchiostratura.

Rara e ricercata copia della seconda metà del Settecento della celeberrima incisione di Jacques Callot, preparata e stampata dall’editore parigino Mondhare. Si confronti l’esemplare, già in collezione Henry Walters, ora al MET (Cat.17.37.148). Opera venduta con i servizi Blockchain Secured e BuyBack inclusi se graditi!
Bibliothèque Nationale II.240-241.1416; Lieure III.93-95.1416 Copy ii/viii; Meaume 139.

Chi era Jacques Callot?

Jacques Callot (1592-1635) è stato uno degli incisori più influenti del periodo barocco, noto per la sua straordinaria abilità tecnica e per la capacità di catturare la vita del XVII secolo attraverso le sue acqueforti. Nato a Nancy, nel Ducato di Lorena, Callot ha lasciato un’eredità artistica che spazia da scene religiose a rappresentazioni grottesche, dalla Commedia dell’Arte alle crude realtà della guerra. Questo articolo esplora la vita, le tecniche e le opere principali di questo maestro, con un focus sul suo contributo all’arte dell’incisione.

La Vita di Jacques Callot: Dalle Origini alla Fama

Nato in una famiglia nobile di Nancy, Callot mostrò presto un talento per il disegno. A quindici anni iniziò il suo apprendistato presso l’orafo Demange Crocq, affinando le sue competenze con il bulino sotto la guida di maestri come Jacques de Bellange. Nel 1608 si trasferì a Roma, dove perfezionò l’incisione con Philippe Thomassin, e successivamente a Firenze (1612-1621), dove lavorò per i Medici sotto la protezione di Cristina di Lorena. Fu a Firenze che Callot sviluppò la sua padronanza dell’acquaforte, una tecnica che gli permise di creare opere dettagliate e ricche di contrasto.

Tornato a Nancy nel 1621, Callot continuò a produrre opere che riflettevano sia la bellezza che la brutalità del suo tempo, come la celebre serie Le Miserie della Guerra (1633), che documenta gli orrori della Guerra dei Trent’anni. Morì a Nancy nel 1635, lasciando oltre 1.400 incisioni che continuano a ispirare artisti e collezionisti.

La Tecnica Innovativa di Callot

Callot rivoluzionò l’arte dell’incisione introducendo un nuovo composto per il fondo di incisione, a base di vernice per liutai, che consentiva linee più profonde e una maggiore durata delle lastre. Questo innovatione ridusse il rischio di foul-biting, permettendo dettagli più complessi e un lavoro più raffinato. La sua abilità nel gestire multiple “stoppings-out” (tecnica per creare diversi livelli di profondità nell’incisione) lo rese un pioniere, influenzando intere generazioni di incisori a venire.

Le Opere Principali di Jacques Callot

  1. Le Tentazioni di Sant’Antonio (1616 e 1635): Una delle sue opere più celebri, questa incisione (analizzata in dettaglio nel secondo articolo)rappresentalalottaspiritualediSant’Antoniocontroidemoni,conun’esplosionedidettagligrotteschiefantastici.
  2. Le Miserie della Guerra (1633): Una serie di 18 acqueforti che denunciano la brutalità della guerra, considerata un precursore delle opere di Goya.

  3. Capricci di Varie Figure (1617): Ispirata al Carnevale e alla Commedia dell’Arte, questa serie cattura la vivacità del teatro popolare fiorentino.
  4. Balli di Sfessania: Una collezione di figure grottesche che influenzò la creazione di miniature comiche chiamate “figurine alla Callot”.

L’Eredità di Jacques Callot

L’influenza di Callot si estende ben oltre il XVII secolo. Le sue incisioni, caratterizzate da un equilibrio tra il galante e il grottesco, hanno ispirato artisti come Francisco Goya e il movimento delle caricature. Victor Hugo lo definì “il Michelangelo burlesco” per la sua capacità di trasformare il quotidiano in arte straordinaria. Le sue opere sono oggi conservate in musei come gli Uffizi di Firenze e la Pinacoteca Repossi di Chiari.

Perché Jacques Callot è Ancora Rilevante?

Le incisioni di Callot non sono solo capolavori tecnici, ma anche documenti storici che offrono uno spaccato della società barocca. La sua capacità di combinare dettagli minuziosi con temi universali come la guerra, la religione e la commedia lo rende un artista senza tempo. Per gli appassionati di arte e storia, esplorare le sue opere significa immergersi in un’epoca di contrasti e creatività.
Jacques Callot rimane una figura cardine dell’arte barocca, un incisore che ha trasformato l’acquaforte in una forma d’arte capace di raccontare storie complesse con una precisione straordinaria.

Le Tentazioni di Sant’Antonio di Jacques Callot: Un Capolavoro dell’Incisione Barocca

Le Tentazioni di Sant’Antonio di Jacques Callot è una delle opere più celebri e affascinanti del maestro incisore francese del XVII secolo. Realizzata in due versioni, la prima intorno al 1616-1617 e la seconda nel 1635, questa acquaforte rappresenta un esempio straordinario di arte barocca, combinando dettagli minuziosi, immaginazione visionaria e una narrazione religiosa intensa.

Le Tentazioni di Sant’Antonio di Jacques Callot: Un Capolavoro dell’Incisione Barocca

Le Tentazioni di Sant’Antonio di Jacques Callot è una delle opere più celebri e affascinanti del maestro incisore francese del XVII secolo. Realizzata in due versioni, la prima intorno al 1616-1617 e la seconda nel 1635, questa acquaforte rappresenta un esempio straordinario di arte barocca, combinando dettagli minuziosi, immaginazione visionaria e una narrazione religiosa intensa.

Perché Le Tentazioni di Sant’Antonio è un’Opera Imperdibile?

Quest’opera non è solo un capolavoro tecnico, ma anche un viaggio visivo nel mondo dell’immaginario barocco. La capacità di Callot di combinare narrazione religiosa, dettagli grotteschi e una composizione teatrale lo rende un precursore di artisti come Francisco Goya, che si ispirò a Callot per i suoi Disastri della Guerra. L’opera rimane un punto di riferimento per gli studiosi di arte barocca e per gli amanti dell’incisione.