Descrizione
JACQUES CALLOT | TENTATION DE ST. ANTOINE | TENTAZIONI DI SANT’ANTONIO
Da Jacques Callot (ed. Mondhare), La Tentation de St. Antoine, 1615 (1770 ca.)
Incisione in rame. Dimensioni del foglio: 394×558 mm; dimensioni della lastra: 360×448 mm. Ottimo esemplare su carta pesante a pieni margini, in nitida e netta inchiostratura.
Rara e ricercata copia della seconda metà del Settecento della celeberrima incisione di Jacques Callot, preparata e stampata dall’editore parigino Mondhare. Si confronti l’esemplare, già in collezione Henry Walters, ora al MET (Cat.17.37.148). Opera venduta con i servizi Blockchain Secured e BuyBack inclusi se graditi!
Bibliothèque Nationale II.240-241.1416; Lieure III.93-95.1416 Copy ii/viii; Meaume 139.
Chi era Jacques Callot?
La Vita di Jacques Callot: Dalle Origini alla Fama
Nato in una famiglia nobile di Nancy, Callot mostrò presto un talento per il disegno. A quindici anni iniziò il suo apprendistato presso l’orafo Demange Crocq, affinando le sue competenze con il bulino sotto la guida di maestri come Jacques de Bellange. Nel 1608 si trasferì a Roma, dove perfezionò l’incisione con Philippe Thomassin, e successivamente a Firenze (1612-1621), dove lavorò per i Medici sotto la protezione di Cristina di Lorena. Fu a Firenze che Callot sviluppò la sua padronanza dell’acquaforte, una tecnica che gli permise di creare opere dettagliate e ricche di contrasto.
La Tecnica Innovativa di Callot
Callot rivoluzionò l’arte dell’incisione introducendo un nuovo composto per il fondo di incisione, a base di vernice per liutai, che consentiva linee più profonde e una maggiore durata delle lastre. Questo innovatione ridusse il rischio di foul-biting, permettendo dettagli più complessi e un lavoro più raffinato. La sua abilità nel gestire multiple “stoppings-out” (tecnica per creare diversi livelli di profondità nell’incisione) lo rese un pioniere, influenzando intere generazioni di incisori a venire.
Le Opere Principali di Jacques Callot
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Le Tentazioni di Sant’Antonio (1616 e 1635): Una delle sue opere più celebri, questa incisione (analizzata in dettaglio nel secondo articolo)rappresentalalottaspiritualediSant’Antoniocontroidemoni,conun’esplosionedidettagligrotteschiefantastici.
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Le Miserie della Guerra (1633): Una serie di 18 acqueforti che denunciano la brutalità della guerra, considerata un precursore delle opere di Goya.
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Capricci di Varie Figure (1617): Ispirata al Carnevale e alla Commedia dell’Arte, questa serie cattura la vivacità del teatro popolare fiorentino.
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Balli di Sfessania: Una collezione di figure grottesche che influenzò la creazione di miniature comiche chiamate “figurine alla Callot”.
L’Eredità di Jacques Callot
L’influenza di Callot si estende ben oltre il XVII secolo. Le sue incisioni, caratterizzate da un equilibrio tra il galante e il grottesco, hanno ispirato artisti come Francisco Goya e il movimento delle caricature. Victor Hugo lo definì “il Michelangelo burlesco” per la sua capacità di trasformare il quotidiano in arte straordinaria. Le sue opere sono oggi conservate in musei come gli Uffizi di Firenze e la Pinacoteca Repossi di Chiari.