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Menu Carta Porcellana, Vittorio Emanuele a Firenze

Un vero e proprio pezzo della Storia d’Italia, quella con la S maiuscola diranno alcuni; quella risorgimentale noiosissima diranno altri… che Barbero vi fulmini! Il 16 aprile il il re entrò a Firenze accompagnato dall’entusiasmo del popolo, assistette al Duomo al Te Deum e poi cominciò gli incontri ufficiali prima di sedersi a tavola per questo importante Pranzo, un altro passo verso l’ormai imminente Unità e verso quello che sarà il fulgido momento di Firenze capitale. Se ne volete sapere di più su questo splendido e originale Menu Carta Porcellana leggete la descrizione completa!

660,00 

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Descrizione

MENU CARTA PORCELLANA | PREUNITARIO| VITTORIO EMANUELE | FIRENZE

Menu per Pranzo di gala per la visita di Vittorio Emanuele a Firenze. Firenze, 16 aprile 1860.
287×133 mm. Menu litografico impresso in oro su carta porcellana (Firenze, Lit. Ach. Paris).

Un vero e proprio pezzo della Storia d’Italia questo Menu Carta Porcellana, quella con la S maiuscola diranno alcuni; quella risorgimentale noiosissima diranno altri… che Barbero vi fulmini! La visita del Re d’Italia a Firenze, accompagnato da Cavour, avvenne il 16 aprile del 1860, seguendo il plebiscito dell’11-12 marzo che aveva sancito l’annessione di Firenze e della Toscana al Regno di Sardegna.

Il 16 aprile il il re entrò a Firenze accompagnato dall’entusiasmo del popolo, assistette al Duomo al Te Deum e poi cominciò gli incontri ufficiali prima di sedersi a tavola per questo importante Pranzo, un altro passo verso l’ormai imminente Unità e verso quello che sarà il fulgido momento di Firenze capitale. Ovviamente venduto con Blockchain Secured su richiesta e BuyBack garantito!

Grok pare esser stato presente all’evento e ci racconta:

La visita di Vittorio Emanuele II a Firenze del 16 aprile 1860 fu un evento di grande rilievo, avvenuto in un momento cruciale del processo di unificazione italiana, poco dopo il plebiscito dell’11-12 marzo 1860 che sancì l’annessione della Toscana al Regno di Sardegna.
Contesto storico
Nel 1859, dopo la Seconda Guerra d’Indipendenza e l’armistizio di Villafranca, la Toscana aveva visto la caduta del Granduca Leopoldo II, costretto a lasciare Firenze a seguito delle rivolte popolari e dell’azione di patrioti come Bettino Ricasoli. Il governo provvisorio toscano, guidato da Ricasoli, aveva proclamato l’annessione al Regno di Sardegna, e il plebiscito di marzo aveva confermato questa scelta con un’ampia maggioranza. La visita di Vittorio Emanuele II aveva l’obiettivo di consolidare questa unione, rafforzare il legame tra la monarchia sabauda e la Toscana, e legittimare il nuovo assetto politico.
La visita del 16 aprile 1860
Vittorio Emanuele II giunse a Firenze il 16 aprile 1860, accolto con entusiasmo dalla popolazione e dalle autorità locali. La città era in festa: le strade furono decorate con bandiere, archi trionfali e luminarie, e si tennero parate e celebrazioni pubbliche. Il re, simbolo dell’unità italiana, fu ricevuto come il garante della nuova era politica.
  • Accoglienza e cerimonie: Vittorio Emanuele fu accolto con una solenne cerimonia al suo arrivo, probabilmente alla stazione ferroviaria o in uno dei principali ingressi della città. Le cronache dell’epoca descrivono un’atmosfera di grande partecipazione popolare, con la borghesia e l’aristocrazia toscana che videro nel re l’incarnazione del progetto unitario. Palazzo Pitti, ex residenza granducale, fu il luogo centrale della visita, dove il re soggiornò e tenne udienze.
  • Incontri politici: Durante la visita, Vittorio Emanuele incontrò i membri del governo provvisorio toscano, tra cui Bettino Ricasoli, figura chiave dell’annessione. Questi incontri servirono a coordinare l’integrazione amministrativa e politica della Toscana nel Regno di Sardegna, discutendo questioni come l’organizzazione del nuovo governo e l’armonizzazione delle leggi.
  • Significato simbolico: La visita ebbe un forte valore propagandistico. Vittorio Emanuele, presentandosi a Firenze, non solo sancì l’annessione, ma si pose come sovrano di una nazione in costruzione, guadagnandosi il sostegno delle élite e della popolazione toscana. L’evento rafforzò l’idea di un’Italia unita sotto la monarchia sabauda, nonostante le tensioni con altre correnti del Risorgimento, come quella repubblicana mazziniana.
Impatto
La visita del 16 aprile 1860 consolidò il ruolo di Firenze come centro politico e culturale del Risorgimento e preparò il terreno per il suo futuro ruolo di capitale d’Italia (1865-1871). Fu anche un momento di legittimazione per Vittorio Emanuele II, che si presentò come sovrano di un regno in espansione, capace di unire territori diversi sotto un’unica corona.
Non tiene conto però di questo Meraviglioso Menu Carta Porcellana!