FUTURISMO – CAFFECONCERTO – AVANGUARDIA
Francesco Cangiullo, Caffeconcerto. Alfabeto a sorpresa. Milano, Edizioni Futuriste di ‘Poesia’ [Stab. L. Pierro & F. – Napoli], 1919.
(250×175 mm). Pagine [48]. Brossura parolibera disegnata dall’Autore spillata. Straordinario libro d’artista composto come fosse una serata di varietà, con corredo introduttivo di finti manifesti pubblicitari, programma scandito in prima e seconda parte per un totale di 16 momenti, disegnati tramite uno spregiudicato e sfrenato paroliberismo dove le lettere sono distorte a tratteggiare figure e profili. Tutto stampato su pagine di diverso colore. Ottimo esemplare con minime bruniture marginali.
Unanimamente riconosciuto come uno dei capolavori più alti dell’arte parolibera: «Nella storia letteraria, non solo italiana, del secolo, Francesco Cangiullo rimarrà protagonista e innovatore di primissimo piano per quattro tappe fondamentali, tre poetiche “Piedigrotta”, “Caffèconcerto”, “Poesia pentagrammata”, di fondamentale peso per lo sviluppo della poesia sia visuale che sonora e una teatrale in collaborazione con Marinetti, il “Teatro della sorpresa” (Arrigo Lora Totino, Francesco Cangiullo, Gall. Martano, Torino 1979). Molto raro a trovarsi in tali condizioni di conservazione per cui lo vendiamo con il Buyback e, se voluto, il Blockchain Secured inclusi nel prezzo!
Così ce lo descrive L’Arengario: Uno dei testi fondamentali della sperimentazione futurista: l’impiego delle lettere in funzione dell’arte grafica e del disegno. Alcune bibliografie riportano erroneamente la data di edizione 1916 (per es. Enrico Falqui, «Bibliografia e iconografia del Futurismo», Firenze, Le Lettere, 1988; e Ralph Jentsch, «I libri d’artista italiani del Novecento», Torino, Allemandi, 1993). Questa datazione è sbagliata come si evince dalla penultima pagina del libro dove è citata l’Esposizione Nazionale Futurista del marzo/aprile 1919 a Milano. Del 1918, invece, a Roma da Bragaglia, è la mostra delle tavole originali, intitolata «Prima esposizione dell’Alfabeto a Sorpresa creazione dei futuristi Cangiullo e Pasqualino».
“«L’Alfabeto a sorpresa» è un sistema di scrittura che, tramite la combinazione di tratti grafici decontestualizzati, consente nuove forme di aggregazione per veicolare contenuti dati dalla risultante compositiva, connotando ironia, sarcasmo, humour, in termini di spettacolarità…” (Glauco Viazzi, «I poeti del futurismo 1909-1944», Milano, Longanesi, 1978: pag. 235).
Salaris, Storia, p. 106; Hulten, Futurismo & futurismi, p. 439; Cammarota, Futurismo, 76.14; Fanelli e Godoli, Il futurismo e la grafica, p. 58-nn. 27-38; Lista, Le Livre futuriste, nn. 218 e 294-301; Andel, Avant-Garde Page Design, n. 113
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Francesco Cangiullo: Un Futurista Poliedrico
Nato a Napoli nel 1884, Francesco Cangiullo si avvicinò al Futurismo nel 1910, dopo un incontro decisivo con Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del movimento. Proveniente da una famiglia di artigiani del legno, Cangiullo scelse di abbandonare la tradizione familiare per immergersi nell’avanguardia, contribuendo attivamente alla redazione di manifesti futuristi e partecipando a eventi performativi che incarnavano lo spirito provocatorio del movimento. La sua formazione musicale, legata ai Caffè Concerto napoletani, influenzò profondamente il suo approccio artistico, che combinava poesia, teatro, musica e grafica in modi innovativi.
Cangiullo si distinse per la sua capacità di fondere elementi visivi e letterari, dando vita a opere che sfidavano le convenzioni artistiche dell’epoca. Tra le sue creazioni più celebri troviamo Piedigrotta (1916), un poema parolibero ispirato alla festa popolare napoletana, e Caffeconcerto: Alfabeto a Sorpresa (1919), un’opera che rappresenta il culmine della sua sperimentazione tipografica e performativa.
Il Futurismo: Dinamismo e Rottura con il Passato
Il Futurismo, fondato da Marinetti con il Manifesto del Futurismo (1909), esaltava la velocità, la tecnologia e il dinamismo, rifiutando il peso della tradizione. Gli artisti futuristi esploravano ogni forma espressiva, dalla pittura alla scultura, dalla letteratura al teatro, fino alla musica e alla gastronomia. La loro missione era liberare l’Italia dalla “fetida cancrena” del passato, celebrando la modernità attraverso opere che catturassero il movimento e l’energia del nuovo secolo.
In questo contesto, Cangiullo si inserì come figura di spicco, collaborando con artisti come Giacomo Balla, Fortunato Depero ed Enrico Prampolini. Le sue “parole in libertà” e le “tavole parolibere” incarnavano l’estetica futurista, che cercava di rappresentare il dinamismo non solo attraverso il contenuto, ma anche attraverso la forma visiva e tipografica.
Caffeconcerto: Alfabeto a Sorpresa: Un Capolavoro del Paroliberismo
Caffeconcerto: Alfabeto a Sorpresa, pubblicato nel 1919 a Milano dalle Edizioni Futuriste di “Poesia”, è considerato uno dei testi fondamentali del paroliberismo futurista. Quest’opera, definita da Claudia Salaris un “canzonettistico libro color di paillettes”, trasforma le lettere dell’alfabeto in personaggi di uno spettacolo di varietà, utilizzando una combinazione di tratti grafici e tipografici per creare un’esperienza visiva e narrativa unica. Ogni pagina, stampata in colori vivaci come rosa, giallo e acquamarina, rappresenta un numero d’attrazione – ballerine, cantanti, giocolieri – disegnato con caratteri tipografici e fregi che danno vita a una teatralità grafica.
L’Alfabeto a Sorpresa, ideato da Cangiullo insieme al fratello Pasqualino, è un sistema di scrittura che decontestualizza i segni grafici per creare nuove forme espressive, cariche di ironia, sarcasmo e spettacolarità. Presentato per la prima volta nel 1918 alla Casa d’Arte Bragaglia di Roma, questo approccio innovativo fonde la massima espressione verbale con quella pittorica, rendendo Caffeconcerto un esempio paradigmatico della sperimentazione futurista. La copertina, con la sua composizione grafica su fondo azzurro, richiama una locandina pubblicitaria, mentre il frontespizio funge da programma di una serata di varietà, immergendo il lettore in un’esperienza multisensoriale.
L’Impatto di Caffeconcerto nel Futurismo
Caffeconcerto non è solo un libro, ma una performance tipografica che incarna i principi del Futurismo: la rottura con le convenzioni letterarie, l’esaltazione della modernità e l’integrazione di arte e vita. Le lettere, animate e personificate, diventano protagoniste di un teatro visivo che riflette l’energia dei Caffè Concerto, luoghi di svago popolari che Cangiullo conosceva bene grazie alla sua esperienza musicale. L’opera si distingue per la sua capacità di trasformare la pagina stampata in uno spazio dinamico, dove il testo non è più solo significato, ma anche forma, colore e movimento.
Inoltre, Caffeconcerto anticipa le sperimentazioni delle avanguardie successive, come il Dadaismo e il Surrealismo, influenzando artisti come Hugo Ball e Tristan Tzara, che nel 1916 esposero tavole parolibere di Cangiullo al Cabaret Voltaire di Zurigo. Questo dialogo con le avanguardie internazionali sottolinea l’importanza di Cangiullo nel panorama artistico globale.
Il Contributo di Cangiullo al Teatro Futurista
Oltre a Caffeconcerto, Cangiullo fu un pioniere del teatro futurista, collaborando con figure come Ettore Petrolini e Rodolfo De Angelis. Nel 1917, insieme a Petrolini, scrisse l’atto unico Radioscopia, rappresentato al Politeama di Napoli, un esempio di teatro sintetico futurista che combinava ironia e sperimentazione. Nel 1921, curò la direzione artistica della “Compagnia del Teatro della Sorpresa”, un progetto che portò in scena pièces dinamiche e alogiche, incarnando lo spirito provocatorio del movimento.
Dopo un temporaneo distacco dal Futurismo nel 1924, Cangiullo tornò al movimento negli anni ’30, pur con minore entusiasmo. La sua opera continuò a essere celebrata, come dimostrato dalla ripubblicazione di Caffeconcerto nel 1979 e dalla riscoperta del suo lavoro negli anni ’60, quando le neo-avanguardie riconobbero nel Futurismo una fonte d’ispirazione. La sua voce, registrata mentre declama “Il Sifone d’Oro” nell’antologia Futura (1978), rimane una testimonianza viva del suo contributo.
Caffeconcerto: Alfabeto a Sorpresa rimane un’opera chiave per comprendere il Futurismo e la sua capacità di trasformare la scrittura in arte visiva. La sua influenza si estende oltre i confini dell’Italia, rendendo Cangiullo una figura centrale nell’avanguardia del XX secolo. Per chi desidera esplorare il dinamismo e la creatività del Futurismo, Caffeconcerto è un punto di partenza imprescindibile.
Francesco Cangiullo, con la sua genialità poliedrica, ha incarnato lo spirito del Futurismo, portando innovazione in poesia, teatro e grafica. Caffeconcerto: Alfabeto a Sorpresa rappresenta il culmine della sua sperimentazione, un’opera che unisce testo, immagine e performance in un’esplosione di creatività. Per gli appassionati di arte e letteratura, approfondire il lavoro di Cangiullo significa scoprire un tassello fondamentale della storia dell’avanguardia, capace di ispirare ancora oggi.