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Ernst Fuchs, Die Geburt der Venus (La Nascita di Venere), 1974.
Dimensioni del foglio: 500x 665 mm; dimensioni della lastra: 350×505 mm. Acquaforte e Acquatinta impressa nei toni del verde su carta. Esemplare 40/200, uno dei pochissimi stampati nei toni del verde. Weis 198, II b
990,00 €
Ernst Fuchs, Die Geburt der Venus (La Nascita di Venere), 1974.
Dimensioni del foglio: 500x 665 mm; dimensioni della lastra: 350×505 mm. Acquaforte e Acquatinta impressa nei toni del verde su carta. Esemplare 40/200, uno dei pochissimi stampati nei toni del verde.
Weis 198, II b.
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Nato a Vienna nel 1930, Ernst Fuchs crebbe in un contesto segnato dalle difficoltà del periodo nazista. Figlio di un rigattiere ebreo e di una sarta cattolica, fu battezzato a 12 anni per sfuggire alle persecuzioni naziste. Questo background culturale e religioso influenzò profondamente la sua arte, che spesso intreccia temi cristiani, ebraici, mitologici e alchemici.
Fuchs iniziò i suoi studi artistici alla Scuola di Pittura di Santa Anna e, successivamente, all’Accademia di Belle Arti di Vienna, dove incontrò artisti come Arik Brauer, Rudolf Hausner, Wolfgang Hutter e Anton Lehmden, con i quali fondò la Scuola Viennese del Realismo Fantastico. La sua formazione fu influenzata da maestri come Gustav Klimt, Egon Schiele, Jan van Eyck e dallo Jugendstil, ma anche dal surrealismo e dalle teorie di Carl Gustav Jung, in particolare il suo testo Psicologia e Alchimia.
Temi mistici e religiosi: influenzato da Meister Eckhart e dal simbolismo alchemico, Fuchs esplorava il divino e l’esoterico, rappresentando figure bibliche, mitologiche e archetipiche.
Uso vibrante del colore: i suoi dipinti combinano linee chiare e colori intensi, creando paesaggi onirici che evocano mondi paralleli.
Erotismo e misticismo: la sua arte intreccia elementi erotici con una spiritualità profonda, come si vede in opere come Hypnosia ed Esther.
Poliedricità: Fuchs non si limitò alla pittura, ma si dedicò anche a scultura, architettura, scenografia, poesia e musica, collaborando con artisti come Salvador Dalí, Jean Cocteau e musicisti come Klaus Schulze.
Il Realismo Fantastico si differenzia da movimenti come il realismo magico per il suo approccio più esoterico e meno narrativo, concentrandosi su visioni che trascendono la realtà quotidiana per accedere a una dimensione spirituale e archetipica.
Ciclo dei Misteri del Santo Rosario (1958-61): tre dipinti su pergamena per la Rosenkranzkirche di Vienna-Hetzendorf, che rappresentano la sua abilità nel combinare iconografia religiosa con un’estetica visionaria.
Ultima Cena (1957): realizzata durante il soggiorno all’Abbazia della Dormizione a Gerusalemme, un’opera monumentale che riflette la sua fascinazione per i temi biblici.
Ciclo di Stampe: opere come Unicorn (1950-52), Samson (1960-64), Esther (1964-67) e Sphinx (1966-67) mostrano la sua padronanza della grafica e il suo interesse per il simbolismo.
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