Ferdinando Cospi è nato a Bologna nel 1606, figlio di Constanza de' Medici e Vincenzo Cospi. Suo padre apparteneva ad una antica famiglia bolognese. Nel dicembre del 1601, Vincenzo Cospi è stato coinvolto in una rissa nella quale ha mortalmente ferito il suo avversario. Condannato a morte, fuggì a Firenze dove acquistò l'amicizia del futuro Granduca Ferdinando I, che lo fece suo cortigiano. Nell'agosto del 1604, Vincenzo Cospi sposò una pronipote del cardinale Alessandro Ottaviano de' Medici, che l'anno successivo fu per breve tempo Papa Leone XI prima di morire in carica. Vincenzo Cospi venne quindi graziato e nel 1606 era a Bologna, dove è nato Ferdinando Cospi.
Nel 1610, Vincenzo è stato coinvolto in un'altra rissa, questa volta senza spargimento di sangue, ma è stato costretto nuovamente a fuggire a Firenze. Qui, all'età di otto anni, Ferdinando Cospi è diventato paggio di Cosimo II de' Medici, Granduca di Toscana. Nel 1616, ha aderito all'Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano, ma per non dover servire su una galea, è stato fatto paggio del gran maestro, che era anche il Granduca, il quale lo ha fatto crescere insieme ai suoi figli. Quando Cosimo II morì nel 1621, Ferdinando II ha promosso Cospi a paggio della livrea nera e lo ha portato a vivere nel Palazzo Vecchio.
Il padre di Cospi morì a Bologna nel 1624, e lui ereditò la proprietà e la posizione della famiglia. Divenne il rappresentante del Granduca Ferdinando II a Bologna. Ciò comportava servizi diplomatici formali e partecipazione a funzioni e cerimonie. Mediava tra le autorità bolognesi e toscane, promuoveva il commercio e gli interessi di Firenze a Bologna. Inoltre, aiutò i Medici ad ottenere i servizi degli artisti bolognesi.
Nel 1637 Cospi sposò Smeralda di Annibale Banzi. Ebbero solo una figlia, Dorotea - anche se i soliti ben informati dicevano che Cospi avesse avuto un figlio a Firenze - che la Granduchessa Vittoria della Rovere accettò come una delle sue dame di corte.
Man mano che il valore dei suoi servizi aumentava, il Granduca aumentava il salario di Cospi e nel 1641 lo nominò balivo di Arezzo all'interno dell'Ordine di Santo Stefano. Nel 1643, Cospi scortò il nuovo cardinale Giancarlo de' Medici a Roma per ricevere la berretta cardinalizia. Nel 1646, compì una missione a Milano per rendere omaggio al nuovo governatore, Bernardino Fernández de Velasco, 6° duca di Frías, a nome del Granduca. Due anni dopo, gli venne conferito il titolo ereditario di marchese di Petriolo. Il 9 maggio 1650 divenne senatore di Bologna. L'anno successivo, fece un altro viaggio per il cardinale Giancarlo de' Medici per rendere omaggio a Mariana d'Austria, la nuova regina di Spagna. Nel 1664, 1665 e 1672 fu Gonfaloniere di Bologna.
Nel 1673, Cospi si dimise dall'incarico di senatore, ma continuò a partecipare alla vita pubblica. Morì a Bologna il 19 gennaio 1686 e fu sepolto nella cappella di famiglia di San Petronio.
Spirito curioso e di gran gusto il Cospi collezionò curiosità, antichità e reperti di scienze naturali per tutta la vita creando una meravigliosa wunderkammer che donò alla città di Bologna. La sua collezione includeva anche un nano, vivo, che faceva da Cicerone alla collezione stessa. Metafisica allo stato puro!
OPERE DISPONIBILI DI Cospi Ferdinando
Ferdinando Cospi è nato a Bologna nel 1606, figlio di Constanza de' Medici e Vincenzo Cospi. Suo padre apparteneva ad una antica famiglia bolognese. Nel dicembre del 1601, Vincenzo Cospi è stato coinvolto in una rissa nella quale ha mortalmente ferito il suo avversario. Condannato a morte, fuggì a Firenze dove acquistò l'amicizia del futuro Granduca Ferdinando I, che lo fece suo cortigiano. Nell'agosto del 1604, Vincenzo Cospi sposò una pronipote del cardinale Alessandro Ottaviano de' Medici, che l'anno successivo fu per breve tempo Papa Leone XI prima di morire in carica. Vincenzo Cospi venne quindi graziato e nel 1606 era a Bologna, dove è nato Ferdinando Cospi.
Nel 1610, Vincenzo è stato coinvolto in un'altra rissa, questa volta senza spargimento di sangue, ma è stato costretto nuovamente a fuggire a Firenze. Qui, all'età di otto anni, Ferdinando Cospi è diventato paggio di Cosimo II de' Medici, Granduca di Toscana. Nel 1616, ha aderito all'Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano, ma per non dover servire su una galea, è stato fatto paggio del gran maestro, che era anche il Granduca, il quale lo ha fatto crescere insieme ai suoi figli. Quando Cosimo II morì nel 1621, Ferdinando II ha promosso Cospi a paggio della livrea nera e lo ha portato a vivere nel Palazzo Vecchio.
Il padre di Cospi morì a Bologna nel 1624, e lui ereditò la proprietà e la posizione della famiglia. Divenne il rappresentante del Granduca Ferdinando II a Bologna. Ciò comportava servizi diplomatici formali e partecipazione a funzioni e cerimonie. Mediava tra le autorità bolognesi e toscane, promuoveva il commercio e gli interessi di Firenze a Bologna. Inoltre, aiutò i Medici ad ottenere i servizi degli artisti bolognesi.
Nel 1637 Cospi sposò Smeralda di Annibale Banzi. Ebbero solo una figlia, Dorotea - anche se i soliti ben informati dicevano che Cospi avesse avuto un figlio a Firenze - che la Granduchessa Vittoria della Rovere accettò come una delle sue dame di corte.
Man mano che il valore dei suoi servizi aumentava, il Granduca aumentava il salario di Cospi e nel 1641 lo nominò balivo di Arezzo all'interno dell'Ordine di Santo Stefano. Nel 1643, Cospi scortò il nuovo cardinale Giancarlo de' Medici a Roma per ricevere la berretta cardinalizia. Nel 1646, compì una missione a Milano per rendere omaggio al nuovo governatore, Bernardino Fernández de Velasco, 6° duca di Frías, a nome del Granduca. Due anni dopo, gli venne conferito il titolo ereditario di marchese di Petriolo. Il 9 maggio 1650 divenne senatore di Bologna. L'anno successivo, fece un altro viaggio per il cardinale Giancarlo de' Medici per rendere omaggio a Mariana d'Austria, la nuova regina di Spagna. Nel 1664, 1665 e 1672 fu Gonfaloniere di Bologna.
Nel 1673, Cospi si dimise dall'incarico di senatore, ma continuò a partecipare alla vita pubblica. Morì a Bologna il 19 gennaio 1686 e fu sepolto nella cappella di famiglia di San Petronio.
Spirito curioso e di gran gusto il Cospi collezionò curiosità, antichità e reperti di scienze naturali per tutta la vita creando una meravigliosa wunderkammer che donò alla città di Bologna. La sua collezione includeva anche un nano, vivo, che faceva da Cicerone alla collezione stessa. Metafisica allo stato puro!